L’idea è nata un po’ per caso, un piccolo trekking per celebrare una data storica: i 60 anni insieme di alcuni amici, conosciutisi in prima elementare, il 1 ottobre 1960 (allora la scuola cominciava invariabilmente quel giorno) e mai persi di vista. Con gli inevitabili alti e bassi e con altrettanto scontate defezioni nel tempo. Un nucleo storico è rimasto intatto, le frequentazioni altalenanti, ma il filo era robusto, evidentemente, e non si è spezzato. Classe tenacemente maschile, come solo nelle scuole cattoliche si poteva immaginare. Le ‘ragazze’ sono arrivate dopo. Io li conosco più o meno da quando avevo diciassette anni e penso di fare senz’altro parte della tradizione. Se non altro, perché -parecchio tempo fa- ho anche sposato (per un po’) uno di loro.
Brevi note autobiografiche a parte, eccoci all’evento. Tre giorni sulla via francigena tra Bolsena, Montefiascone e Viterbo, due giorni di vera camminata, circa 17-18 km per tappa. Non un traguardo insormontabile.
Tuttavia nel corso dei suddetti 60 anni, la forma fisica di ciascuno si è declinata in modo personale. Così, da cosa nasce cosa, sono stati fissati appuntamenti settimanali a Villa Ada.
I meno allenati, ma dotati di coraggio fisico e spirito indomito, per misurarsi con se stessi. Gli altri per il piacere di stare insieme. Il gruppo non è così numeroso. Io sono andata una volta soltanto per via di un piede rimasto sconfitto nel corpo a corpo con lo scooter. L’atmosfera è allegra e sorridente. I ritmi diversi del cammino non so come non intralciano l’andare insieme.
Chi non c’è manda prove di allenamento dal suo dove personale. Tutti partecipano alla chat di gruppo. Senza intasarla per fortuna. E ogni cosa sembra procedere verso la data fatidica. (To be continued)
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