Sono passati sette lunghi mesi prima che potessi rivedere mia figlia. Tra lockdown e voli ballerini sembrava una meta impossibile. E poi, il gran giorno. Ero lì, in aeroporto, il cuore proteso. L’abbraccio stretto, il primo dalla notte dei tempi. Quell’imbarazzo sorridente generato dalla felicità eccessiva, quando cerchi una conversazione normale in una situazione elettrica. La verità è che non è facile riprendere il contatto. Bisogna reciprocamente abituarsi alla presenza. Gli spazi condivisi, così desiderati, sono poi difficili da mettere in equilibrio. E all’inizio nemmeno lo capisci, quello stridio petulante che scartavetra l’atmosfera. Ma poi viene fuori che, comunque, con tutto l’amore e la buona volontà l’armonia va ricostruita. Non si può darla per scontata.
Senza sottovalutare che impercettibilmente quando Flaminia torna a Roma (ma non quando io vado lì), entrambe ci rimettiamo gli stessi panni di quando lei viveva in casa. Io apprensiva come se fosse ancora una teenager, nonché un filo direttora. Lei insofferente, ma allo stesso tempo prigioniera del ruolo. Risultato: primi giorni con scaramucce e battibecchi di poco o nessun conto, ma che lacerano le aspettative e le cospargono di ansie e dubbi. Non c’è voluto molto a smascherare il trucco, due parole, occhi sinceri, l’amore profondo. Siamo tornate noi stesse e ci siamo godute la vacanza e la compagnia.
Con mia estrema meraviglia, mi sono resa conto di aver cominciato a voler bene anche a Greg, il mancato (per adesso) sposo di Flaminia. Il matrimonio doveva celebrarsi proprio nei giorni della nostra vacanza in Italia. Rimandato di un anno. Nel frattempo però io mi sono affezionata parecchio a questo ragazzone inglese di un metro e novanta, con il sorriso sempre pronto e la curiosità a portata di mano. Sta imparando l’italiano e si butta con entusiasmo nelle conversazioni. Soffriva il mal di mare, ma ha accettato senza pensarci una vacanza in barca. Dotato di robuste dosi di xamamina se l’è cavata alla grande. Diffidenza per i pesci superata con tuffi e maschera. Insomma, sperimenta una grande apertura mentale, unita a senso dell’umorismo e garbo. Impara la vita e ne assorbe le sfaccettature. E gli sguardi tra lui e Flaminia sarebbero da incorniciare. Insomma, ha scalfito il mio cuore di ghiaccio e sale.
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