lI motivo lo scopro nel momento che sono seduta al volante e sfilo tra gli oleandri rossi e rosa, il motivo è la strada e l’avventura, fare spallucce ai programmi, mescolare tempi e mappe e usare il ghiribizzo come bussola. Da qui sgorga la forza con il suono della routine che va in frantumi. Il piacere di considerare come possibile ogni uscita dell’autostrada.
Sono arrivata a Trapani così, con il sorriso sulle labbra. Posto strano, diviso tra gli anni 50 e gli anni 80. Di certo, in questo millennio non è arrivato. Non ci sono supermercati, tanto per cominciare, ma c’è il negozio delle bombole di gas per cucinare. E dette bombole vengono portare a domicilio su apette scassate come quelle che c’erano nei paesi quando ero piccola io.
L’aria sa di granita e caponata, il mare usa i blu scuro, ma trasparenti e, per fortuna, niente gabbiani e i loro urlacci ormai colonna sonora di Roma. Sotto il sole la polvere si accapiglia con il vento e sfugge al suo controllo tiepido. I negozi fanno orari strani, sono praticamente sempre chiusi, tranne un paio d’ore nel pomeriggio. In compenso, oggi che è sabato, ogni chiesa aveva il suo bravo matrimonio e il complemento di invitati più o meno in spolvero e allestimenti finto originali.
In serata Trapani si cambia d’abito, invita tutti a passeggio sotto le luci di un giallo morbido e attacca con la sua colonna sonora itinerante. Fermarsi dove piace la musica, prego. L’abbraccio per la straniera solitaria è affettuoso, ma contenuto. Una miniera di informazioni la signora dell’albergo Maccotta, stanze modernissime e cura dei dettagli. Un gentiluomo il signore d’epoca che è uscito dal suo palazzetto altrettanto d’epoca per offrirmi ricovero solo perché mi ero fermata a telefonare. L’allegra familiarità della Trattoria del Corso dove per ben 16 euro ho mangiato un gran couscous alla trapanese.
Dalla strada sale il rumore dell’estate, i cucchiaini sul gelato, le discussioni oziose su grandi sistemi e minuzie quotidiane, migranti e pesce al forno, costo del lettino e Trump, un brusio che ridimensiona e generalizza.
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