Questa settimana, Viterbo. Non sono andata molto lontano, no. Ma cambiare l’aria è sempre una buona idea per fisico e spirito. L’obiettivo erano le terme. Sono stata invitata e felice di accettare. Però, io non le ho mai amate, le terme. E confermo la mia convinzione. Non è cosa mia. Queste vasche calde o, in alternativa, tiepidine, precisamente che piacere danno? Non c’è niente da fare se non impegnarsi con quei bocchettoni che fanno vibrare il corpo, ma si capisce benissimo che per ottenere qualche risultato, rassodante o altro, bisognerebbe prenderci la residenza.
Nel frattempo, questa broda agisce subdolamente per l’obiettivo opposto. Man mano che passano i minuti (io più di un quarto d’ora non resisto alla noia) senti le fibre mollare, la carne liquefarsi, i muscoli intontirsi. Non parliamo dei capelli che alla sola vista di queste vasche fumanti inorridiscono e si vede subito. Dicono che si tratti di relax. A me pare un insopportabile disfacimento fisico, tutti i pezzi morbidi che se ne vanno per i fatti loro e non c’è altra soluzione che allontanarsi velocemente dall’apocalisse del corpo. E poi, diciamolo: d’estate le terme sono contronatura.
D’inverno c’è quel gioco masochista del caldo-freddo che davvero non si capisce perché uno ci si debba sottoporre e pure di propria volontà. E se l’acqua è calda, l’aria è fredda e per quanto ti vuoi immergere non puoi mica restare in apnea per sempre. Tanto più in quell’acqua che se non è torbida non vale. Dunque, via alle contorsioni. Un braccio resta fuori, poi senti il collo agguantato dal reumatismo incombente. Se per caso tiri fuori un piede, peggio mi sento. E vogliamo parlare di entrare e uscire? Cioè del momento in cui ci si toglie l’accappatoio e ci si immerge? Poiché non si vede nulla o quasi bisogna andare cauti e nel frattempo si gela.
Va un po’ meglio nella sala ‘di decantazione’, sebbene parecchio new age. Almeno c’è il tepore. E la tisanella aromaitizzata allo zenzero, alla cannella, alla rosa spina o altri aromi sofisticati, che danno ristoro. Mi sono informata: domani palestra. Ops, sorry, qui, ovviamnete si chiama sala fitness…
In ogni caso, lectio brevis: la stanza all’Hotel Salus la danno alle 15 e il check out è alle 11, le terme aprono alle 9 così come la palestra e la colazione comincia alle 7.30 ma chiude i battenti alle 10. Dunque, vietato fare sport o entrare in vasca a stomaco vuoto…
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