Me lo ha comunicato così, con una telefonata nella quale già da un po’ chiacchieravamo del più e del meno. Stava cercando le parole? La sua delicatezza interiore non le ha permesso di andare dritta al punto (come avrei fatto io)? “Sai mi hanno trovato un tumore alla tiroide. No, non é una metastasi di quelli avuti prima. Per me la vita ha inventato tre tumori primari in quindici anni. La buona notizia è che questa nuova oncologa ha formulato una ipotesi che darebbe un senso medico a quella che sembra solo una colossale sfiga”.
Ecco. Diciamo che poche frasi così aiutano a relativizzare anche la persona più autocentrata.
Sono passati poi alcuni mesi e la mia amica ha fatto i suoi bravi viaggetti, si è operata, ha affrontato i controlli. E le attese. Attese che lei scaccia con una mano tra una chiacchiera e l’altra come siano incidentali. E invece immagino che quelle ore, i giorni sospesi tra i responsi siano sgocciolati misti ad ansia e chissà quanti e quali pensieri. Le attese. Il coraggio si misura anche da come affronti i vuoti d’aria e di notizie. Agire è più semplice che restare per un tempo indefinito con il dito e gli occhi su schermi implacabilmente chiusi in loro stessi. E quanto la luce si accende, quanto coraggio ci vuole per fare quel clic per ottenere il proprio futuro.
L’ho incontrata varie volte, la mia amica, in questi mesi. Ha nascosto la ferita con sciarpe di seta, ha modulato il sussurro delle corde vocali sul timbro dell’autoironia. I capelli curati dal parrucchiere a incorniciare. Ha indossato con eleganza i suoi fardelli e mai una sbavatura. Mai l’ho vista perdere il portamento e il sorriso. O l’ascolto empatico per i -ridicoli- patemi altrui. Fa progetti diversi, pieni e impegnativi. Non le basta essere -anche lei- mamma a distanza, lavorare e la bella vita sociale di amici che la amano. Eh no, la sua anima e la sua testa chiedono di più e così eccola anche protagonista della vita culturale della sua città. Attraversa gli scrosci di pioggia con il solo impermeabile del suo coraggio. Impedimento fastidioso, ma temporaneo. Tanto la burrasca alla fine passa. Chapeau.
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