Il problema non sta sul Colle, ma più giù. Credo si stia ri-diffondendo con contagio rapidissimo. Guardiamo il CSM: addirittura nessuna donna nella nuova composizione. E anche il governo ha una quota femminile molto al di sotto di quelli precedenti. Senza parlare di femminicidi e stupri in impennata. Il tempo dell’indignazione di un titolo, e si passa avanti. Di prevenzione ed educazioni si parla ben poco. E gli interrogatori delle americane che si sono imbattute in due carabinieri diciamo focosi stringono alla gola.
Le donne, dunque, stanno tornando a casa, ai fornelli, ai ruoli sub-subordinati. Un impoverimento aggressivo che non gioverà. E che non è casuale, ma frutto di una precisa ideologia, legata a schemi e valori che sembravano superati una volta per tutte, ma che invece riaffiorano malignamente. Il soffitto di cristallo (che pur sempre soffitto è) é tornato di cemento armato. E le donne che fanno? C’è bisogno di consapevolezza. E mobilitazione. E dissenso plateale. Non votare chi respinge le donne ai margini. E vorrei che fosse chiaro che non è una battaglia solo delle donne. Anche gli uomini dovrebbero ribellarsi e contestare. Non sono ottimista, per la verità. Che dire? Sono sollevata (e triste) che mia figlia non viva più in Italia.
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